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Epilogo

L'ultima parola

Uno stato moderno

Gli anni dal 1899 al 1919 hanno segnato un periodo importante nella storia della Svizzera. Durante questo periodo, il Paese ha vissuto numerosi sviluppi politici, sociali, economici e culturali che hanno gettato le basi del moderno Stato svizzero. Gli effetti dell'industrializzazione, della Prima Guerra Mondiale e dei movimenti di riforma sociale hanno avuto un impatto duraturo sulla Svizzera.

All'inizio del XX secolo, la Svizzera si trovava in una fase di stabilizzazione politica. La struttura federale, istituita con la Costituzione federale del 1848, continuava a consolidarsi. Il panorama politico era fortemente caratterizzato dal conflitto tra forze conservatrici e liberali. Il Partito Socialdemocratico Svizzero (SPS) assunse un'importanza crescente, in particolare nel contesto delle questioni sociali sollevate dall'industrializzazione.

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Il Palazzo Federale incarna ancora oggi il moderno stato federale della Svizzera.

Un evento politico decisivo fu l'introduzione della rappresentanza proporzionale nel 1919. Fino ad allora, il Consiglio Nazionale era stato eletto secondo il sistema maggioritario, che favoriva i partiti maggiori e sfavoriva i gruppi più piccoli. Con la rappresentanza proporzionale, anche i partiti più piccoli ottennero una maggiore rappresentanza in parlamento, rendendo il panorama politico più pluralistico.

La Svizzera rimase neutrale durante la Prima Guerra Mondiale, ma ciò non fu privo di tensioni politiche interne. La cosiddetta “politica di trincea” mise in luce le differenze tra la parte germanofona e quella francofona del Paese. Mentre molti svizzeri di lingua tedesca simpatizzavano per le Potenze Centrali, gli svizzeri di lingua francese erano più francofili. Il Consiglio Federale, sotto la guida di Arthur Hoffmann, cercò di mantenere la neutralità, il che portò a un equilibrio tra le parti in guerra.

I temi sociali al centro dell'attenzione

Gli sviluppi sociali della Svizzera in questo periodo furono fortemente caratterizzati da questioni sociali. L'industrializzazione aveva portato a una rapida urbanizzazione delle città, dando origine a nuovi problemi sociali. La situazione abitativa della classe operaia era spesso precaria e mancavano sistemi di sicurezza sociale.

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L'industrializzazione ha avuto anche i suoi lati negativi, che sono stati attenuati dall'introduzione e dall'ulteriore sviluppo dei servizi sociali.

Un'importante pietra miliare della politica sociale fu l'introduzione dell'assicurazione contro la disoccupazione e l'assicurazione per la vecchiaia e i superstiti (AVS), discussa durante la Prima Guerra Mondiale e attuata nei decenni successivi. I primi passi verso una rete di sicurezza sociale erano già stati compiuti prima della guerra, come l'introduzione di una legislazione sulle fabbriche che regolamentava gli orari e le condizioni di lavoro.

In questo periodo, le donne iniziarono sempre più a organizzarsi politicamente e socialmente. La richiesta di suffragio femminile divenne sempre più forte, anche se ci sarebbero voluti diversi decenni prima della sua introduzione. La fondazione dell'Associazione Femminile Svizzera nel 1900 fu un segnale importante per il movimento femminile.

Anche la politica educativa subì importanti riforme. L'obbligo scolastico fu esteso in molti cantoni e la formazione professionale divenne più importante. Il sistema educativo fu sempre più centralizzato per garantire un'istruzione di base uniforme in tutta la Svizzera.

Crescita, innovazione e modernizzazione

Lo sviluppo economico della Svizzera tra il 1899 e il 1919 è stato caratterizzato da crescita, innovazione e modernizzazione. Particolarmente degno di nota è lo sviluppo dell'industria edile, che in questo periodo conobbe un vero e proprio boom.

La costruzione di infrastrutture come strade, ferrovie e ponti fu portata avanti su larga scala.

I tunnel del Gottardo e del Sempione sono stati esempi straordinari dell'innovazione tecnica della Svizzera. L'espansione della rete ferroviaria migliorò i trasporti non solo nazionali ma anche internazionali. Ciò rafforzò il ruolo della Svizzera come paese di transito in Europa.

In questo periodo aumentò anche la costruzione di abitazioni. A causa della crescente urbanizzazione, nelle città furono costruite numerose nuove aree residenziali. In particolare a Zurigo, Basilea e Ginevra furono costruiti nuovi quartieri per soddisfare la crescente domanda di spazio abitativo. Anche l'industria edilizia beneficiò di nuovi materiali e tecniche, come l'uso del cemento armato, che rese possibili edifici più resistenti e stabili.

Tuttavia, la Prima Guerra Mondiale portò anche sfide economiche. L'approvvigionamento di cibo e materie prime fu più difficile e la Svizzera fu costretta ad aumentare la propria produzione. Questo portò alla promozione dell'agricoltura e a un maggiore controllo del mercato da parte dello Stato. Il razionamento e il controllo dei prezzi caratterizzarono la vita quotidiana della popolazione.

Dopo la guerra, l'economia svizzera visse una breve recessione prima di riprendersi. L'industria delle costruzioni rimase un pilastro importante della ripresa economica, in quanto vennero portati avanti molti progetti infrastrutturali.

Periodo di massimo splendore culturale

Dal punto di vista culturale, la Svizzera visse un periodo di massimo splendore tra il 1899 e il 1919. La scena artistica e letteraria fu fortemente influenzata dalle tendenze internazionali, mentre allo stesso tempo si sviluppò un'identità svizzera indipendente.

Portraet Von Carl Spitteler

Lo scrittore svizzero Carl Spitteler ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura nel 1919.

Nel campo della letteratura, autori come Carl Spitteler, che ricevette il Premio Nobel per la Letteratura nel 1919, furono molto influenti. Le sue opere, che affrontavano questioni di identità e il ruolo della Svizzera in Europa, attirarono l'attenzione anche oltre i confini del paese.

La scena artistica fu fortemente influenzata dalla modernizzazione. Artisti come Ferdinand Hodler e Giovanni Giacometti crearono opere che affrontavano i cambiamenti della società. Anche l'architettura subì una trasformazione: l'Art Nouveau e il successivo Funzionalismo caratterizzarono il paesaggio urbano di molte città svizzere.

Per quanto riguarda la musica, la Svizzera era un crogiolo di varie influenze europee. La fondazione dell'Associazione Svizzera dei Musicisti nel 1900 promosse la musica contemporanea e offrì ai giovani compositori una piattaforma. Allo stesso tempo, la musica popolare continuò a rappresentare una parte importante dell'identità culturale, soprattutto nelle aree rurali.

Anche l'arte cinematografica iniziò a prendere piede. Sebbene la Svizzera fosse ancora agli inizi rispetto ad altri paesi come la Germania o la Francia, i primi film venivano prodotti e nelle città più grandi nascevano i cinema.

Un'epoca di sconvolgimenti e trasformazioni

Gli anni dal 1899 al 1919 furono un periodo di sconvolgimenti e trasformazioni per la Svizzera. Dal punto di vista politico, il paese si consolidò grazie all'introduzione della rappresentanza proporzionale e al mantenimento della neutralità durante la Prima Guerra Mondiale. Dal punto di vista sociale, le riforme sociali furono al centro dell'attenzione e le donne si batterono sempre più per i loro diritti. Dal punto di vista economico, l'industria edile fiorì e dal punto di vista culturale si sviluppò un'identità svizzera indipendente che caratterizza il paese ancora oggi. Questi sviluppi hanno gettato le basi della Svizzera moderna e continuano a caratterizzarla ancora oggi.