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Epilogo

L'ultima parola

L'edilizia (svizzera) intorno al 1900

Nella seconda metà del XIX secolo, l’avvento della tecnologia e l’industrializzazione del Paese posero il settore edilizio di fronte a incarichi importanti e completamente nuovi.

Ogni progresso apriva la strada a ulteriori sviluppi. La costruzione di un’estesa rete ferroviaria fece fiorire l’economia e lo sfruttamento dell’energia idraulica offrì stimoli tecnici senza precedenti all’industria.

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La costruzione della rete ferroviaria e delle vie transalpine ha scatenato enormi forze economiche in Svizzera nella seconda metà del XIX secolo.

Anche nel settore infrastrutturale, però, emerse un enorme fabbisogno edilizio. Servivano appartamenti, scuole, ospedali, hotel e case di cura e furono costruiti edifici per scopi culturali e sportivi. 

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Nuovi tipi di edifici infrastrutturali, come il Politecnico di Zurigo (all'epoca ancora noto come Politecnico Federale Svizzero e quindi chiamato popolarmente Poly), spuntano come funghi.

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Le costruzioni in acciaio hanno permesso di realizzare i progetti più audaci che prima erano considerati impossibili (come il ponte di Brooklyn a New York, USA).

L’impiego del calcestruzzo di cemento e del cemento armato come nuovi materiali da costruzione segnò una svolta epocale. L’energia termoelettrica a vapore, che portò alla riduzione del prezzo del carbon fossile, favorì anche la costruzione di ferrovie; grazie al connubio di calcestruzzo e ferro, non esistevano praticamente più opere edilizie irrealizzabili.

In virtù dello slancio della produzione industriale di materiali da costruzione, nacque un nuovo settore, il commercio dei materiali da costruzione, che rese gli impresari-costruttori indipendenti dalle risorse disponibili a livello locale, per lo più modeste.

Naturalmente, all’epoca non esisteva ancora alcuna regolamentazione del mercato e, ben presto, i rapporti si fecero estremamente confusi. Per portare ordine in questo caos e stabilire una base di prezzo attendibile per il calcolo delle offerte, poco prima della svolta del secolo, alcuni impresari-costruttori lungimiranti e consapevoli delle proprie responsabilità della regione Zurigo si riunirono.

Il 26 maggio 1899, con un capitale di 300’000 franchi, fondarono la Cooperativa Materiali Edili Giesshübel e, in seguito, rilevarono la fabbrica di scorie Giesshübel di Zurigo, appartenente alla fabbrica di calce e cemento Beckenried. Con la produzione del cemento di scoria, la cooperativa unì sin da subito il commercio e i materiali da costruzione più importanti.

La fondazione della cooperativa destò immediatamente l’interesse di altri impresari-costruttori: già quello stesso anno, aderirono anche imprenditori stimati e provenienti da altre regioni.

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La rivoluzione industriale non ha portato solo a nuovi tipi di impianti di produzione, ma anche a settori commerciali completamente nuovi. Nel settore delle costruzioni si è sviluppato per la prima volta un commercio professionale e internazionale di materiali da costruzione.

Citazione da: 75 Jahre Handelsgenossenschaft des Schweizerischen Baumeisterverbandes (75° anniversario della cooperativa commerciale della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori), pubblicazione commemorativa, edita su incarico della HG della SSIC da AG Verlag Hoch- und Tiefbau, Zurigo, 1974